Roncegno - Guida Turistica

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La Chiesa arcipretale e la pala del Guardi
 L'attuale chiesa arcipretale, dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo fu costruita fra il 1757 ed il 1782, su disegno degli architetti lombardi Bianchi. Venne benedetta il 12 dicembre 1773 dall'arciprete Bruni e consacrata dal vescovo di Feltre Mons. Ganassoni il 1° luglio 1782.
 È in stile barocco rinascimentale ad una sola navata con quattro cappelle laterali. Dall'abside fa spicco il monumentale altare maggiore opera dell'architetto veneziano Temanza, impreziosito dalla pala di Francesco Guardi, studiata ed attribuita al pittore trentino-veneziano solamente nel 1957 dal sovrintendente delle Belle Arti di Venezia, prof. Michelangelo Muraro. Ai lati del presbiterio due grandi affreschi del pittore fiemmese Valentino Rovisi, allievo del Tiepolo, e della figlia Vincenza; quello di destra rappresenta la caduta di Saulo sulla via di Damasco, quello di sinistra la caduta di Simon Mago. Sempre del Rovisi è il grande affresco della navata: l'Ascensione di Gesù al cielo.
 Appena entrati, sulla destra si nota l'altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù, con statua lignea (Val Gardena); sopra il timpano della porta laterale, in una nicchia, è collocata la statua di San Domenico e sulla parete opposta quella di San Giuseppe. Proseguendo troviamo l'altare della Madonna del Rosario, di marmo, donata alla chiesa da un certo Simone Valcanaia. L'altare maggiore è imponente, tutto di marmo. Ai lati del tabernacolo, in due nicchie, fino a pochi anni fa erano collocate due statuette in ceramica d'Este, opere di Gerolamo Franchini, rappresentanti l'Immacolata e San Giovanni Evangelista.
 Per il loro valore a la facile asportabilità, ora sono conservate in luogo sicuro. Sul soffitto del presbiterio sono dipinti i quattro evangelisti con il loro simbolo, opera di G. Battista Chiocchetti di fine Ottocento. Sul presbiterio, da alcuni anni, è stato posto un espressivo crocefisso del XVI secolo; pare sia stato realizzato da un certo Carlo Boninsegna di Roncegno.
 Sull'altro lato della navata c'è l'altare dedicato all'Annunciazione con tela settecentesca di autore ignoto; l'altare proviene dalla chiesa della S.S. Trinità di Trento, costruito nel 1690 dallo scultore vicentino Giovanni Merlo; fu comperato dal concittadino dott. Francesco Trogher e donato alla parrocchia nel 1804. Poco sotto si trova il pulpito di stucco con un bel baldacchino, opera di Giovanni Caminada del 1796. L'ultimo altare è quello del S. Crocefisso, dello scultore meranese Pendl, tutto di marmo bianco, opera di Guglielmo Montini. Costruito per la chiesa di S. Francesco di Bassano; comperato nel 1841 con le offerte dei roncegnesi. Sulla cantoria, in una cassa tardo settecentesca, è racchiuso un organo Pugina di Padova, inaugurato nel 1931; l'organo precedente, distrutto durante la Grande Guerra, era un ottimo strumento Damiani del 1826. Il campanile fu costruito in meno di due anni, dal 1886 al 1888, alto circa sessanta metri, voluto dall'arciprete don Pretis, su disegno dell'ingegnere Nordico. Nella nuova torre campanaria vennero poi collocate sette campane fuse nella fonderia Chiappani di Trento. Furono confiscate con la guerra del '15 - '18, poi i nuovi bronzi furono fusi dalla ditta Colbacchini di Bassano e benedetti il 28 ottobre 1922 dal parroco don Meggio.
  Nel locale fra la chiesa e il campanile, negli anni '90, venne realizzata una piccola cappella contenente su una parete una bella tela raffigurante la Madonna Assunta opera di Massimiliano Gallelli, cremonese.
La Chiesa di S. Brigida
 Le prime notizie riguardanti questa parrocchia risalgono al XVI secolo con le visite pastorali dei vescovi di Feltre, ai quali erano spiritualmente soggetti la Valsugana ed il Primiero. Nella visita del vescovo Giacomo Rovellio del 4 agosto 1590, il suo segretario annota: ". è lunga 9 passi d'uomo e larga 7. Il pavimento è di pietra e all'altare si sale per tre gradini; ha il campanile con campana verso il monte, ha il portico e un cimitero davanti alla porta e attorno alla chiesa dove si seppelliscono i morti dei masi. Non ha nessun reddito: È consuetudine celebrare in essa la festa di S. Brigida e talvolta durante l'anno per devozione."
 Verso la metà del 1600 si parla di S. Brigida come luogo di un eremitorio. Presso Santa Brigida quattro furono gli eremiti che vi abitarono. La chiesa venne ripetutamente restaurata e consacrata, dopo i restauri, dal vescovo Eugenio Carlo Valessi il 1° ottobre 1892.
 La Grande Guerra distrusse tutto e nel 1922 la chiesa venne restaurata di nuovo e decorata. Nel 1941 venne ancora decorata da don Tarter con una scena dell'Annunciazione sull'arco trionfale, angeli e santi e sulla facciata esterna con un grande graffito raffigurante S. Cristoforo. I santi raffigurati sono S. Agnese, S. Anna, S. Nicolò e S. Antonio abate. La chiesa, ad un'unica navata, presenta due cappelle immediatamente sotto il presbiterio dedicate l'una alla Madonna, quale voto per essere stati preservati dal colera del 1855, e l'altra a S. Antonio da Padova con statue scolpite in Val Gardena. Dietro l'altar maggiore c'è una pala raffigurante S. Brigida e la Madonna, opera di Bazzotto; la vecchia pala settecentesca, di autore sconosciuto, è appesa alla parete del presbiterio.
 Nel 2001 il parroco don Minati scopre casualmente un affresco; l'intervento della Provincia, con i restauri operati da Enrica Vinante, porta alla luce un'Ultima Cena che gli esperti fanno risalire al XIV secolo. Attorno alla chiesa si estende il cimitero e sul sagrato s'innalza il monumento ai caduti inaugurato nel 1937.
La Chiesa di Marter
 Eretta nel 1862 con un generoso lascito dei fratelli Trogher di Roncegno venne consacrata nel 1892 riponendo nell'altare maggiore le reliquie dei SS. Benigno e Reparato. Venne dedicata a S. Margherita per desiderio della sua benefattrice Margherita Trogher vedova Hannof. Ha un'unica navata con quattro cappelle laterali, delle quali le prime due, entrando, non hanno altare, ma due alte mensole che sorreggono rispettivamente le statue lignee della Madonna, a sinistra, e di S. Barbara, a destra; le altre due cappelle, con identici altari di marmo rosso, sono dedicate a S. Giuseppe (quadro su tela) e all'Addolorata (statua lignea). La decorazione del catino, la SS. Trinità e Gloria dei Santi, è opera di Delaiti, mentre ai lati del presbiterio sono rappresentati S. Pio X e S. Tarcisio, affreschi di Francesco Chiletto. Il campanile,su disegno del perito Ignazio Liberi, venne costruito nel 1873/74 dall'impresa Oss di Trento. L'arcivescovo di Trento, mons. Celestino Endrici il 6 marzo 1905 eleva la chiesa di Marter a "parrocchia indipendente staccandola dalla parrocchiale di Roncegno.
La Chiesetta di S. Osvaldo
La prima notizia certa dell'esistenza di una chiesa dedicata a Sant'Osvaldo sul Monte di Roncegno risale al 1585: "costruzione lunga circa dieci passi, la porta d'ingresso volta ad oriente, l'altare sotto una piccola volta, senza pala e senza ornamenti". Si trattava dunque di una chiesa di carattere devozionale, costruita dalla popolazione tedescofona immigrata nella zona tra XIII e XVI secolo oggetto di una certa venerazione e meta di pellegrinaggi. Le azioni di guerra avvenute in zona durante il primo conflitto mondiale ridussero a macerie la chiesa di Sant'Osvaldo, riedificata nel 1920 e successivamente restaurata nel 1967.
La chiesa di S. Biagio
 Località: Tesobbo
Prime notizie del 1533, trasformata in appostamento per mitragliatrice durante la Grande Guerra venne poi restaurata nel 1925 Dedicata a S. BiagioS.
CHIESA DI S. GIUSEPPE
Località: centro paese Eretta: 1832 Dedicata a S. Giuseppe S. Messa: 1 maggio festa di S. Giuseppe lavoratore Messa: la domenica precedente o successiva il 3 febbraio, giorno di S. Biagio.
CHIESETTA DI S. NICOLÒ
Località: Montebello Menzionata nel 1533, venne restaurata nel 1937 e poi nel 2001 Dedicata a S. Nicolò S.Messa: il 6 dicembre giorno di S.Nicola
CHIESETTA DELLA SACRA FAMIGLIA
Località: Maso Muro Eretta: 1896 Dedicata alla Sacra Famiglia
CHIESETTA DELLA B. VERGINE DEL CARMELO Località: Cadenzi Eretta nel 1864, restaurata nel 1881 Dedicata alla B. Vergine del Carmelo
CHIESETTA DELLA MADONNA ASSUNTA
Località: Serot Eretta nel 1822. Al suo interno era custodita una pregevole opera di Lorenzo Fiorentini raffigurante l'assunzione di Maria Vergine, purtroppo distrutta durante la Grande Guerra. Fu costruita per consentire la partecipazione alla messa durante il periodo della fienagione.
CHIESETTA DI S. ANNA
Località: Auseri Eretta nel 1837 per volontà della famiglia Pacher di S. Brigida, venne distrutta durante la Grande Guerra e poi ricostruita e benedetta nel maggio 1943. S. Messa: il 26 luglio, giorno di S. Anna
Tor Tonda
 Di epoca medioevale, assieme alla Tor Quadra (Novaledo) faceva parte di un complesso di fortificazioni collegate tra loro lungo la via militare che aveva il compito di congiungere la pianura veneta al fronte alpino. Per l'alloggiamento di guarnigioni e per le segnalazioni ottiche lungo la strada era indispensabile dotare la via di una rete di castelli e di torri. Questi i motivi per cui sorsero anche la Tor Tonda e la Tor Quadra, apparentemente senza nessuna giustificazione nella località totalmente aperta in cui si trovano.
Arte Sella
 E perché non concedersi una visita ad Arte Sella?? ARTE SELLA, a soli 15 km da Roncegno Terme, è una biennale internazionale di arte contemporanea, nata nel 1986, che si svolge all'aperto nei prati, nei boschi della Val di Sella (comune di Borgo Valsugana). Dal 1996 si è sviluppato lungo una strada forestale sul versante sud del monte Armentera un ideale percorso chiamato "ARTENATURA" lungo il quale il visitatore può vedere le opere e allo stesso tempo godere delle particolarità ambientali del luogo (diversi tipi di bosco, presenza di rocce, di alberi monumentali).
 La manifestazione si pone non solo come esposizione qualificata di opere d'arte, ma anche e soprattutto come processo creativo: l'opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l'intervento dell'artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo. Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali. Alla chiusura della manifestazione molte opere si inseriscono nel ciclo vitale della natura; altre iniziano invece un percorso che le porta nei musei, nelle gallerie d'arte, in vari spazi espositivi in Italia o all'estero.
 Da alcuni anni le attività di Arte Sella si sviluppano anche a Malga Costa, sempre nella valle di Sella, dove si susseguono in una cornice insolita ma suggestiva, mostre, eventi che hanno ormai connotato questo luogo come vero e proprio spazio espositivo. Nei pressi di malga Costa, nel 2001 l'artista Giuliano Mauri ha realizzato per Arte Sella l'opera monumentale chiamata "Cattedrale vegetale". Si tratta di un'opera d'arte e di architettura imponente e maestosa, un'opera che toglie il fiato e dà l'impressione al visitatore di toccare il cielo, d'arrivare fino al sole. Essa possiede le dimensioni di una vera e propria cattedrale gotica, con tre navate di dodici metri di altezza e con una superficie di 1220 m2.
 Quattrocentoventi colonne di sostegno, cinquecento anelli, tremila ramoscelli intrecciati: è questa l'impalcatura che ha permesso e permetterà l'elevazione della Cattedrale. Infatti, l'opera non è costituita unicamente di legno secco, all'interno di ogni colonna cresce una vita.